Al meeting CERRO si susseguono comunicati orali estremamente interessanti. I primi giorni sono stati centrati sulla fisica medica, mentre ieri ed oggi c’e’ stata maggiore enfasi sulla biologia e sugli effetti delle radiazioni nei tessuti sani. Anche il mio contributo e’ previsto per stasera, intorno alle 19.
Ieri mattina il mio compagno di stanza, Andre’ Dekker, Fisico Medico di Maastricht, in Olanda, ha parlato della loro iniziativa di istruire i computer a fare previsioni sull’esito della terapia del cancro nei loro pazienti. Il loro progetto di machine learning funziona su un database di pazienti, contenente le informazioni reperibili sull’istologia del tumore, analisi del sangue, immagini in risonanza magnetica/TAC/PET e tutto cio’ che puo’ essere rilevante per il percorso curativo del paziente, incluso il decorso della malattia. Questi dati sono collegati in reti Bayesiane che mettono in relazione i dati contenuti nel database, e che consentono di ‘indovinare’ i valori mancanti, la’ dove questa necessita’ si manifesti. Per poter fare previsioni attendibili, Dekker raccontava che occorrono dati da almeno 2000-3000 pazienti, mentre il loro database contiene, per adesso, solo 300 pazienti. Da tener d’occhio.
Joanna Kazmierska, dalla Polonia, ha parlato di ‘database intelligenti’, ovvero archivi da cui un computer possa automaticamente estrarre informazioni utili per la ricerca. Anche se questo potrebbe far risentire i ricercatori della specie homo sapiens, va riconosciuto che il numero di pubblicazioni scientifiche cresce ad un ritmo frenetico e non solo seguirle tutte (nel proprio campo d’azione), ma anche scovare le relazioni tra i risultati riportati in una con quelli di un’altra e’ impresa sempre piu’ ardua. Un sistema che assista in ricercatore in questo processo sarebbe gradito.
Continuo a seguire la sessione centrata sul riparo del DNA nella risposta al danno da radiazioni. Anche qui, vecchie conoscenze dei tempi del mio progetto di PhD. A presto.