Volge al termine la conferenza CERRO, dopo una settimana carica - per me - di nuovi concetti e stimoli. La mia presentazione di ieri sera (in fondo alla pagina) non e’ andata male, ed e’ stata anche condita di critiche piuttosto puntuali che mi stanno facendo riflettere sulla direzione che sta prendendo il mio lavoro.
Il congresso e’ stato molto equo ed informale. Equo, perche’ tutti, ma proprio tutti i partecipanti, hanno dovuto relazionare sul loro lavoro. Ciascuno di noi, studenti, CERRO babies o direttori di istituto, ha avuto a disposizione 25’ per la relazione e 5’ per le domande del pubblico. Nessun trattamento privilegiato.
Informale, perche’ molte presentazioni erano cariche di umorismo, le migliori, direi, quelle degli scandinavi che ci hanno fatto piegare in due dalle risate. Gliel’ho anche detto di persona e loro, continuando sullo stesso filo, hanno risposto che erano serissimi e che non c’era alcun umorismo.
C’era chi veniva a colazione in calzini, o alla sessione scientifica serale con le ciabattine della doccia. E poi…c’e’ stato il seguente scambio, tra Adrian e Fiona, una coppia di simpatici inglesi che sono ad Amsterdam da tempo, che pure riassume piuttosto bene l’atmosfera.
Scena: Adrian presenta il lavoro del suo gruppo, nell’ultima sessione del congresso, quella di stasera. Davanti a lui, ad un metro e mezzo, seduta in prima fila, c’e’ Fiona.
Adrian racconta come abbiano trovato che un certo fenomeno sia correlato ad un altro. Fiona, che vive con lui e lavora nello stesso istituto da una ventina d’anni, gli fa notare che pochi minuti prima Adrian aveva detto, piu’ o meno il contrario, descrivendo il punto esatto in cui cio’ era avvenuto. Adrian china la testa ed ammette che Fiona ha ragione, aggiungendo ‘poi ti voglio vedere all’esterno della sala cosi’ continuiamo a parlarne…’ Risata fragorosa. Non ci si reggeva.
E’ la notte tra Venerdi e Sabato e domattina si parte per Ginevra, e di li’ per Roma. A presto!