Nell’estate del ‘94 compivo 21 anni ed intraprendevo un viaggio di 2 mesi e mezzo, per lo piu’ in solitario, nell’Australia orientale. Cio’ che piu’ mi colpi’ di quel viaggio furono le dimensioni degli spazi aperti. Trovarmi solo su una spiaggia di cui non vedevo la fine, larga diverse decine di metri, battuta dalle onde dell’oceano e senza riuscire a scorgere la presenza di un altro umano, era una sensazione che non avevo mai provato prima. Entro la fine del viaggio, mi fu chiaro che la mia prossima destinazione, per potere assaporare una sensazione simile, magari in un clima diverso, sarebbe stato il Canada. Sono passati 14 anni. Nel cuore del gelido inverno, finalmente ci sto andando, in Canada. In Quebec, precisamente, in visita all’Universita’ di Sherbrooke, un paese ad un paio di centinaia di km ad est di Montreal, per dare un seminario sugli effetti biologici delle basse dosi di radiazioni nei tessuti sani, e le potenziali implicazioni nella radioterapia del cancro. Prendero’ un’auto a noleggio, non solo per spostarmi ma anche perche’ mi faccia da scafandro, considerando che al mattino presto c’e’ una piacevole temperatura di 30 gradi sotto zero. Freschetto, insomma. Nuovo cappello, nuovi scarponcini e nuovi guanti.
Dr Pinto goes to Canada. Se ci arrivo…una fila troppo lunga alla dogana di Washington mi ha fatto perdere la coincidenza con Montreal. Partiro’ tra poco e dovrei essere li’ alle 23. A presto!