Capita anche a Darwin, che Giovedi’ prossimo compirebbe 200 anni, di vedersi rifiutato il proprio progetto di ricerca[1]. Dietro la satira dell’Editoriale di EMBO, la constatazione che la ricerca non e’ piu’ come 200 anni fa. Anzi, molti direttori di laboratorio sarebbero pronti a rispondere che non e’ piu’ come 15 anni fa, dal momento che oggi tutto, in fatto di proposte di progetto di ricerca, deve essere piu’ o meno giustificato, sia che si cerchi denaro pubblico, dei contribuenti, sia che si tratti di denaro di fondazioni private. L’editoriale di EMBO mette a confronto il sistema finanziamento alla ricerca moderno con quello di qualche tempo fa. Con un po’ di ironia…
Dottor Darwin […] la societa’ moderna richiede a noi arbitri di considerare le potenziali conseguenze della sua ricerca, sia in ambito sociale sia, specialmente, in ambito economico - che lei non ha affrontato nella sua proposta di progetto di ricerca.
Ma questo e’ il pezzo che mi fa piegare in due dalle risate
…un’ovvia conseguenza della sua ricerca e’ che forme di vita diverse deriverebbero l’una dall’altra, e questo potrebbe contrastare con credenze molto salde nella nostra societa’. […] dunque occorre bilanciare questa visione con il concetto alternativo di creazionismo. Trattandosi di un organo finanziato con denaro pubblico, dobbiamo restare scrupolosamente neutrali su argomenti cosi’ delicati.
Capita a tutti di vedersi rigettati… Caro Carlo, i tempi sono cambiati…play it again, Charles!
[1] EMBO reports 10, 1, 1 (2009) doi:10.1038/embor.2008.239