Mi è difficile descrivere la sensazione. Ieri notte alle 12:01AM ho cliccato sul bottone di consegna, e sono stato salutato con questo messaggio: Progetto chiuso. Sollevato, rinfrancato. Pochi minuti dopo devo essermi addormentato di sasso, finalmente. Non è stato il progetto degli ultimi anni su cui ho lavorato di più. Però l’ho sofferto perché ho accusato un forte ritardo; non riuscivo a trovare alcuna ispirazione. Mi è giunta dopo una pausa pranzo, qualche giorno fa, mentre percorrevo i viali de L’università La Sapienza. Non esattamente un momento Eureka, ma almeno l’impressione di essere stato visitato da un Eurekino l’ho avuta. Da quel momento ho iniziato a marciare ad un ritmo diverso. Al solito, occorrerà che ne siano convinti anche i revisori.
Da oggi si riprendono le attività sperimentali ordinarie. Due stanze più in là c’è un nuovo arrivo, un ragazzo Inglese che è venuto a fare il suo primo post-doc qui a Roma. Sono rarissimi gli stranieri che fanno questa scelta. Ma il suo nuovo capo è uno in gamba e questa è già un’ottima ragione per essere qui.