Ovvero sottoposto a giudizio, inviato alla rivista per valutazione…insomma, non e’ che in italiano venga molto bene, ma quello che voglio dire e’ che bolle in pentola un altro articolo Pinto et al. In effetti e’ ancora presto per festeggiare, perche’ prima di potere essere pubblicato l’articolo sara’ sottoposto al giudizio dei referees, secondo i dettami del peer-review. E considerando la rivista a cui e’ stato spedito il manoscritto, questi referee gli faranno barba e capelli.
Tuttavia, il solo fatto che il processo di referaggio sia iniziato mi rende felicissimo. Questo manoscritto, sarebbe il mio dodicesimo se sara’ approvato per la pubblicazione, si basa su un lavoro molto articolato che ho svolto nel post-doc precedente, quello in New Jersey, dal 2003 al 2006. Ci sono voluti quasi tre anni per completare la stesura, tra aggiunte, modifiche, ammende…ripensamenti…E’ la parte decisiva di tutto il progetto di ricerca su cui lavorai li’ a Newark. Quasi una quarantina di esperimenti, innumerevoli fine settimana trascorsi in laboratorio, nonche’ alcune notti passate su un materassino da campeggio, in una stanzetta all’Universita’, con la sveglia ogni tre ore per effettuare una misura sperimentale. Tra le righe di questo manoscritto, celati negli spazi bianchi, ci sono impegno e perseveranza, ma sopratutto c’e’ il segno di una maturazione scientifica, sotto la guida esperta di due ricercatori eccellenti, che non smettero’ mai di ringraziare per tutto quello che mi hanno insegnato per farmi crescere come ricercatore.
Incrocio le dita.