Questa mattina ad ora di pranzo si chiude il congresso ERR di Praga e stasera si rientra a Roma. Ieri sera c’è stata la cena sociale al Klasterni Pivovar, a pochi passi da un Monastero nel quartiere di Mala Strana. Birra a fiumi, al solito, ma anche delle ottime salsicce e del prosciutto cotto di Praga di cui mi son fatto una bella scorpacciata.
La giornata scientifica è stata buona quanto la prima. Una delle presentazioni che mi hanno colpito e’ stata quella del Dottor Marozik, risultato di uno studio Bielorusso-Canadese, in cui veniva riportato il risultato di un esperimento in vitro sull’azione citotossica del plasma isolato da persone esposte alla contaminazione radioattiva di Chernobyl. Funziona cosi: si preleva il sangue dai liquidatori di Chernonbyl, quelli sopravvissuti, chiaramente, e dalla popolazione civile che vive in relativa vicinanza all’area contaminata. Da questo sangue si isola il plasma e lo si mette a contatto con cellule coltivate in coltura, in laboratorio, per studiarne la tossicità. Sia le misure di danno indotto sul DNA, sia quelle di ‘vitalità cellulare’ sembravano suggerire che il plasma estratto dal sangue dei liquidatori dava effetti ancora maggiori di quelli indotti dal plasma della popolazione civile esposta, in confronto con gli effetti indotti dal plasma estratto dal sangue di persone non contaminate, ovvero il campione di controllo.
La mia presentazione è andata liscia. Un ricercatore Giapponese si è letteralmente innamorato dell’esperimento. E’ stato piacevole avere nell’aula, tra i colleghi di vecchia data, anche Marco Durante, il ricercatore che mi fece apprendere dell’esistenza della radiobiologia, quando avevo 19 anni, e Jurgen Kiefer, autore del mio primo libro di radiobiologia, oramai settantenne ma con la stessa salute di ferro in cui ricordo di averlo visto già 10 anni fa.
Una curiosità: nell’hotel ufficiale del congresso, dove il prezzo della stanza è significativamente più alto di quello che pago nel mio simpatico bed and breakfast a due passi dal ponte di Carlo, il servizio di accesso alla rete Internet è offerto dietro pagamento aggiuntivo. Nel bed and breakfast dove mi trovo, invece, c’è Internet senza fili gratis per tutti quelli che vi alloggiano. Bah.
Scappo a fare colazione e poi alla sessione scientifica del mattino. A presto!