Non sempre politica e ricerca vanno a braccetto, e stamattina, all’incontro in Campidoglio “Verso Copenhagen, come cambia il clima” indetto per la giornata conclusiva del Festival dell’Ambiente se ne sono viste delle belle. Mentre il mondo si preoccupa del Protocollo di Kyoto, della Convenzione Quadro sui Cambiamenti Climatici di Copenhagen e di come contenere le emissioni di gas serra, nella Protomoteca del Campidoglio gli invitati si sono susseguiti, sul podio, in presentazioni dai contenuti discordanti. C’era chi sosteneva i principi di Kyoto e Copenhagen, e chi affermava che l’uomo non c’entra nulla, ovvero che il livelli di CO2 atmosferici cambiano e sono cambiati nel corso della storia indipendentemente dall’attivita’ umana. Secondo questi ultimi, insomma, quelli di Kyoto e Copenhagen starebbero solo perdendo tempo e denaro. Pubblico basito. Sta di fatto che Carlo Carraro, rettore dell’Universita’ Ca’ Foscari di Venezia, ha deciso di non intervenire piu’ (il suo contributo era intitolato “Piccoli passi verso un grande accordo globale sul clima”) ed ha lasciato la sala a meta’ mattinata. Io che frequento piu’ incontri scientifici che politici non avevo mai assistito ad una scena del genere.