Nella Newsletter settimanale di Galileo e’ scritto che ‘Post D.O.C. contiene aggiornamenti (quasi) quotidiani dal mondo della ricerca’. Ebbene, ci sono dei (quasi) giorni in cui, nonostante si lavori con determinazione, mi viene difficile raccontare, anche a questo blog, che cosa ci sia di ‘aggiornamento dal mondo della ricerca’ in quello che ho fatto. Ieri, per esempio, ero con il capo dell’esperimento e siamo stati molte ore gettati a capofitto nel linguaggio di programmazione che serve per analizzare le misure di trascrittomica che avevo tralasciato per alcune settimane dopo il convegno di Praga. Abbiamo fatto dei bei progressi e si sono susseguiti momenti di euforia, sgomento, rassegnazione, delusione, stupore, silenzio, gioia. Nonostante tutto, si e’ trattato di notevoli passi avanti, ma su una strada troppo lontana dal mondo reale, almeno secondo la mia percezione di principiante, per poterne raccontare.
Intanto che procedo, sto per avere un’opportunita’ d’oro sulla tastiera. Scrivo da Stoccolma, a poca distanza dalla Accademia Reale delle Scienze (esattamente…quella dei primi Nobel) per presenziare alla giornata di lavoro sul futuro della ricerca europea nell’ambito della radioprotezione dell’uomo.
Meravigliosi i boschi con le betulle e le casette di legno rosse che si vedono dall’autostrada mentre si viaggia tra l’aeroporto di Skavsta e la citta’. Niente male anche il filetto di renna mangiato questa sera alla citta’ vecchia. A domani, dall’Accademia Reale!