E’ sulla bocca (e sulle tastiere) di molti, la peer review o ‘revisione tra i pari’. Che giudichino i colleghi, quelli che fanno lo stesso mestiere e che conoscono più da vicino ciò che è oggetto di valutazione. E che sia questo giudizio a determinare chi sarà premiato. Facile facile, ma in Italia è l’eccezione, non la regola.
Consiglio vivamente la lettura di un articolo breve e puntuale, quello di Guido Romeo su nòva 24 di oggi, a pagina 8. Romeo scrive:
…la novità potrebbe portare l’Italia verso il sistema della “peer review”.
Potrebbe. Con 136 anni di ritardo, visto che, si legge sull’articolo di Romeo, la peer review è un’invenzione del 1873.