Ho sempre trovato piuttosto ridicolo l’uso ostinato della lingua nazionale, inteso come strumento per evitare l’invasione di termini appartenenti a lingue straniere, come chiamare ordinateur quello che molti chiamano computer. Ed ora….informatici, ristoratori, baristi…tremate! Nel nostro Parlamento (quello in cui dovrebbero sedere, e legiferare, i nostri Deputati ed i Senatori, gli Onorevoli che ci rappresentano) è stata proposta l’istituzione di un Consiglio per difendere la lingua Italiana, quella ‘pura’, si intende. Ed allora preparatevi a cancellare le parole computer, SMS, croissant, nouvelle cuisine… ed a sostituirle con quelli raccomandati dal suddetto Consiglio, presumibilmente.
Carla: Amore, temo che il CUP sarà fuori uso per cui non so come fare per inviarti un messaggio di posta elettronica
Luca: Che cosa c’entra ora il Centro Unico Prenotazioni? Ho già prenotato la tua visita e non resta che pagare il ticket per il tuo day hospital
Carla: Ma sei matto? Io intendevo il Calcolatore per Uso Personale[1]. Per il resto, suppongo che tu ti riferisca alla tassa per la prestazione ambulatoriale in ospedale
Luca: Certo…ma allora mandami un SMS…
Carla: Non so di che parli. Al limite posso mandarti un SMB[2]
Luca: Ovviamente, mon amour.
Nella ricerca scientifica l’imposizione rigorosa di termini italiani sarebbe ridicola, oltre che di dubbia utilità. La flessibilità delle lingue è segno della loro vitalità. E’ nel loro DNA….ooops avrei dovuto scrivere ADN, l’acido desossiribonucleico. Of course.
Buon Natale a tutti!
[1] Un tempo noto come PC o personal computer
[2] Sistema per i Messaggi Brevi