Massimo Pinto

La ricerca fa denti piu' bianchi

11 Jan 2010

Altro che 5 per mille alla ricerca scientifica, quel metodo lanciato da pochi anni nel Bel Paese e non privo di insidie. Leggo[1] che sta emergendo nel nostro paese una realta’ a cui siamo poco abituati: pubblicita’ in cui la ricerca scientifica appare come la piattaforma su cui puo’ reggersi l’innovazione tecnologica. Confesso di non averla veduta, ma da quanto leggo, si tratta di una pubblicita’ in cui figura un dentifricio che aiuta a riparare lo smalto, realizzato con il solido contributo della ricerca scientifica all’Universita’ di Bologna. L’alleanza tra la casa produttrice del dentifricio e l’Universita’ offrirebbe una certificazione alla prima, e dei finanziamenti aggiuntivi alla seconda. In un paese in cui la percezione comune e’ che la ricerca e’ fine a se stessa, ovvero una perdita di denaro, ed in cui gli elettori si conquistano a suon di specchietti per le allodole, un riconoscimento alla ricerca come questo sembra un moto rivoluzionario. Che ben venga.

[1] Paola Coppola, La Repubblica 10 Gennaio 2010, pagina 21.

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