Massimo Pinto

Ve la do io la California. Vi occorre solo un blogger maturo.

08 Sep 2008

A Science Blogging 2008 si e’ parlato anche di anonimita’ dei blogger. Se si blogga di denuncia, in alcuni casi puo’ essere meglio non svelare il proprio nome. Ma alcuni preferiscono anche non fare sapere ai propri capi, ai propri colleghi, che hanno un blog, per timore di essere giudicati negativamente. Grrl Scientist, per esempio, raccontava di sentire un profondo desiderio di comunicare la sua ricerca alla societa’, quella stessa societa’ che consente a gente come lei di fare il suo lavoro. Il suo e’ dunque un tributo, un ringraziamento, e mi e’ sembrata una cosa bellissima. Tuttavia, a Grrl Scientist fu detto che la sua carriera sarebbe stata a rischio se avesse fatto il suo vero nome sul suo blog, perche’ molti ricercatori senior l’avrebbero considerata un ricercatore poco serio, poco concentrato sul suo lavoro (quello di ricercatrice).

Non sempre i bloggers di scienza sono i piu’ giovani, ma e’ vero che di bloggers maturi ce ne sono pochini. Ed allora…nella sessione conclusiva di Science Blogging 2008 e’ stata annunciata una sfida a tutta la blogsfera. Il motore di questa sfida giace nel concetto che la comunicazione della scienza al pubblico tramite blog e’ diretta ed incensurata dagli editori (ma certamente censurata dai lettori!), e che ne avrebbe solo da guadagnarci se lo scientific blogging fosse incoraggiato anche dai ricercatori piu’ maturi. In sostanza:

Le istruzioni, in dettaglio, sono qui

Avete gia’ qualcuno in mente? Mumble mumble…

Riproduzione autorizzata di un articolo originariamente pubblicato sulla rivista online Galileo. Il copyright di questo materiale è di proprietà di Galileo Servizi Editoriali.