Massimo Pinto

Lezioni a 10,000 metri

28 Sep 2008

Sono all’aeroporto Schiphol di Amsterdam, in attesa che inizi l’imbarco per il volo di rientro a Roma, dopo lo splendido congresso di Boston e gia’ un po’ di ore di volo alle spalle.

Tra uno sbadiglio ed un altro, mi chiedo se c’e’ modo di sfruttare meglio le nostre ore trascorse in volo. Gli assistenti di volo ci tengono occupati, ci portano da bere e da mangiare, qualcuno sonnecchia, altri vedono film sul proprio schermo. Viaggiano per lavoro architetti, ricercatori, attori, medici, musicisti. Si potrebbe trarre vantaggio della loro presenza a bordo? Mi sembra uno spreco non farlo. Magari questi potrebbero contribuire al programma di intrattenimento, mettendo a disposizione una piccola parte del loro tempo di volo, offrendosi per dare una lezione, di tipo divulgativo ed accessibile a tutti, lasciando che i passeggeri scelgano di ascoltarla oppure no. La lezione potrebbe esser visibile sugli schermi dei passeggeri, un’opzione aggiuntiva nel menu’ di intrattenimento.

I mezzi ci sono gia’: su alcuni aerei ci sono delle vere stazioni di intrattenimento, con videogiochi, cineteca, informazioni sul volo, telegiornali, sistemi di connettivita’ tra i passeggeri seduti in posti diversi ( hey vieni qui che alla fila 38 ci sono 2 posti liberi! ) e per inviare email o sms a chi sta a terra ( Carlo, facciamo un po’ tardi per via del vento contrario. Non venire in aeroporto dai. Ci vediamo a casa ). Basteterebbe una telecamera per ciascun viaggiatore, incorporata negli schienali di chi ci sta seduto davanti, e si potrebbero fare anche delle videochat in volo. In questo caso, un viaggiatore potrebbe offrirsi volontario e tenere una videolezione. Al check-in, la si potrebbe caricare sul sistema di intrattenimento tramite una chiavetta USB. Alla fine della lezione, chi vuole, potrebbe anche fare due chiacchiere con il relatore.

Ai passeggeri che acquistano biglietti aerei si potrebbe chiedere di devolvere 10 euro del proprio biglietto al sostegno della didattica a bordo. Questo denaro potrebbe essere usato come fondo di sostegno per la didattica. Allo stesso tempo, a titolo di incentivo, i relatori potrebbero avere delle agevolazioni sull’acquisto del loro biglietto. Magari uno sconto del 20% per chi sceglie di dare una lezione a bordo? Nella ricerca scientifica, il budget per i viaggi e’ sempre molto limitato.

Stanotte ho dormito poco ed e’ chiaro che sto sognando. Ma chissa’…se avessimo una partecipazione straniera - tipo quella di Virgin Atlantic - alla conduzione dell’Alitalia…

A presto, da Roma.

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