Massimo Pinto

Se davvero fosse come dicon loro

30 Nov 2008

L’editoriale di Nature Neuroscience del mese di Dicembre[1] mette a fuoco la situazione Italiana, con lucidita’, mi sembra, rispetto al problema del precariato e come il governo intende liquidarlo ahem…risolverlo. Ci sono molte affermazioni assolutamente corrette, nell’editoriale, tranne una, che invece mi pare che tanto corretta non lo sia. L’editoriale definisce la posizione di Ricercatore (Italiano) come una posizione tenure-track, di cui ho scritto recentemente: un percorso verso un posto permanente, al quale accedere solo dopo avere superato numerose prove in itinere.

Ecco qui il pezzo dell’editoriale che incrimino (traduzione fatta in casa):

Nel 2005, l’amministrazione Italiana decise di eliminare gradualmente quelle posizioni tenure-track, simili a quelle di Assistant Professor[2], chiamate Ricercatori. I Ricercatori costituiscono circa un terzo dello staff permanente (60,000 unita’) e la loro figura fu progettata come punto di passaggio verso una posizione permanente (tenure), a livello di professore associato.

Non e’ cosi’. Intanto non mi e’ chiarissimo come possano le posizioni di Ricercatori essere permanenti e, al tempo stesso, tenure-track. Mi perdoni l’Editore, al quale scrivero’. E’ vero che i Ricercatori, quando vincono un concorso, sono soggetti ad un periodo probatorio, dopo il quale possono essere ‘confermati’. Ma, alzi la mano, o schiacci il tasto “@”, colui che conosce un Ricercatore, in Italia, che non abbia superato questa barriera. Di fatto, il vincitore di un concorso per Ricercatore in Italia riceve, nel pacchetto, anche la posizione permanente gia’ dal primo giorno di servizio. Quindi, si evince, la posizione di Ricercatore non e’ di tipo tenure-track, ma e’ gia’ tenured. Questa non e’ cosa da poco. Anzi, visto che su questo blog posso anche esprimere un’opinione, io credo sia uno dei nostri veri disastri, perche’ significa che, almeno per ora, in Italia non esiste nessun sistema per valutare l’operato del Ricercatore, eventualmente ‘deragliandolo’ dal suo track verso la posizione di Professore Associato. Visto da una prospettiva un po’ diversa, significa anche che se le posizioni di Ricercatore devono essere permanenti gia’ dal primo giorno di servizio, come di fatto e’, e’ chiaro che si crei un collo di imbuto strettissimo, e che queste posizioni saranno poche poche. Vedi i numeri del precariato…vedi i cervelli in fuga…bla bla bla.

Sono appena cambiate le regole per i concorsi per Ricercatore: tra l’altro, pare vengano eliminate le prove scritte. Come tantissimi colleghi, non mi convincono. Le prove scritte, se fatte davvero con serieta’, erano delle prove vere. Il problema non e’ nella forma. Ne riparleremo.

[1] Nature Neuroscience, The Plight of the Precari, 11, 1361; 2008

[2] Nel sistema Accademico USA-Canada. Vedi anche questa presentazione.

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