Massimo Pinto

La Leggenda del Santo Navigatore

29 Jan 2009

La nevicata di ieri sera e’ continuata durante la notte. Infatti, nevica ancora e sara’ bene operare di pala per liberare l’auto ed il sentiero per arrivarci, all’auto. Sono solo le 6 del mattino ma sono gia’ sveglio da un po’, in parte ancorato nelle ore di veglia e di sonno del fuso orario Italiano. Ieri ho visitato l’Universita’ di Sherbrooke per la prima volta, ma e’ stata una visita relativamente breve perche’ tutti scappavano via a casa per via della tormenta di neve che era in corso e si prevedeva sarebbe continuata a lungo. Mi sono allora precipitato alla mensa a prendere qualcosa per cena (due yoghurt, un sandwich, delle patatine, una tortina alla carota con glassa di zucchero e della cioccolata fondente) e, dopo avere liberato l’auto dalla neve, ho percorso a velocita’ di bradipo la strada per casa, per fortuna gia’ liberata parzialmente dai camion spazzaneve. Prima di uscire dal parcheggio dell’Universita’ ho notato la segnaletica ed il parcheggio per le biciclette. Prendono pure in giro, prendono. All’arrivo a casa, ho trovato il proprietario della baita che e’ rimasto piacevolmente sorpreso nel vedermi rientrare. Pensava che non ce l’avrai fatta e che sarebbe dovuto venire a prendermi da qualche parte. Si e’ complimentato per il mio ‘successo’, spiegando che questa neve causa non pochi problemi ai principianti. Non so se sorprendermi anche io o continuare a sperare che tutto vada bene anche oggi. Optero’ per la seconda, che sembra essere un migliore investimento per la sopravvivenza. Di certo, pur non essendo io un gran sostenitore dei navigatori satellitari per auto, sto benedicendo il mio, preso a noleggio. Intanto perche’ dopo 21 ore di viaggio in aereo mi ha concesso di rilassarmi negli ultimi 170km per casa, in autostrada, ma anche dopo, per la ricerca di luoghi di interesse qui a Sherbrooke. L’altro giorno per esempio non riuscivo a capire dove fosse il centro del paese. Non che mi aspettassi una Piazza del Popolo, si intende, ma volevo qualcosa di piu’…centrale…due negozietti…qualche caffe’…Gli ho allora chiesto di cercare il palazzo del Comune e…voi-la’…ero piuttosto vicino infatti. Oggi mi serve un fotografo: ho in stanza le pagine gialle ma non so dove si trovano i negozi…chiedero’ ancora al navigatore. Palesemente, mi sono venduto alla tecnologia, ma ho la buona scusa della tormenta di neve, no? Se fossi ai Caraibi probabilmente ne farei a meno.

L’Universita’ (campus biomedico fuori citta’, anche questa trovata grazie al Santo Navigatore di cui sopra) e’ impressionante. Considerate le condizioni climatiche, verrebbe da chiedersi chi mai potrebbe pensare di costruire un’Universita’ in un posto del genere. Ed invece…il centro di Radiobiologia nella facolta’ di Medicina e’ attrezzatissimo. Hanno strumenti di PET/CT[1] e MRI[2] per topolini e ratti per ricerca sperimentale, con la possibilita’ di unire le immagini ottenute con le tre modalita’, ottenendo quindi sia informazioni anatomiche sia funzionali di un tumore. C’era appunto un topolino - a pancia all’aria - sottoposto ad una PET nello strumento che mi mostravano. Hanno anche un ottimo dipartimento di ricerca elettronica che ha sviluppato i rivelatori per la macchina PET che sono stati poi utilizzati commercialmente, anche nella stessa macchina che era li’ davanti a me, made in Canada. Mi hanno fatto conoscere diversi costituenti della Facolta’ che mi hanno guidato nei loro laboratori. Ho visto il laboratorio condiviso (una facility,) di microscopia a fluorescenza, dove c’era anche uno strumento nuovissimo, appena arrivato ed in collaudo, per la lettura dei vetrini dei microarray, quelli che nell’esperimento che mi vede partecipe saranno letti a Budapest e che sono in partenza. Dal momento che ieri sera sono scappati tutti via, continuero’ la visita oggi pomeriggio alle 3 (se davvero riusciro’ ad uscire da casa, ma del resto, se riuscite a leggere questo post, e’ perche’ sono giunto all’Internet point. Domani il mio seminario sulle basse dosi, in apertura del programma della giornata in cui ce se saranno molti altri. A presto)

[1] Tomografia ad Emissione di Positroni e Tomografia Computerizzata, a raggi X

[2] Imaging con Risonanza Magnetica

Riproduzione autorizzata di un articolo originariamente pubblicato sulla rivista online Galileo. Il copyright di questo materiale è di proprietà di Galileo Servizi Editoriali.