Massimo Pinto

Bella iniziativa, ma poi chi paga?

15 Feb 2010

Scadenza giunta: documenti inviati. Come spesso accade, le date di scadenza per la presentazione di documenti annessi a progetti di ricerca sono associate ad una forte crescita dello stress di gruppo. Per oggi si prevede una giornata di degassamento. La mia sara’ al microscopio. Che fortuna, eh?

Nei giorni passati si rifletteva, con gli amici colleghi di lavoro, sul nuovo bando di gara Ministeriale per la ricerca Biomedica e l’opportunita’ che offrirebbe ai giovani ricercatori, o per lo meno a quelli che hanno la fortuna, ol il coraggio, di concorrere senza sottomettersi a prestanome per qualcuno piu’ attempato di loro. Le riflessioni centrali sono state due.

1) Va benissimo che ci sia una nuova gara e che il finanziamento sia apprezzabile (101 milioni di euro totali). Ma che cosa accade alla gara precedente a cui hanno partecipato centinaia di ragazzi? Difficile reperire informazioni sullo stato di avanzamento delle valutazioni dei progetti. Sul portale del Ministero sono riportate le classifiche della gara dell’anno ancora precedente, quella del Bando 2007. Non e’ che si pretenda molto, ma e’ solo cosi’, perche’ si possa capire se poter riporre qualche speranza in questa gara o lasciar perdere. Sperando che non vada nulla all’aria: nel 2001 partecipai, con tanti altri, ad una gara per giovani aspiranti ricercatori promossa dal CNR sotto il nome di Agenzia 2001. Dopo la presentazione dei progetti (e numerose settimane di lavoro) la gara fu annullata per mancanza di fondi. Fantastico. E’ una storia che tiro fuori ogni tanto per gli amici stranieri, quando vogliamo farci una risata.

Stando all’articolo di Nature del 17 Giugno 2009

… La somma da assegnare (nell’ambito del Bando 2008, NdBlogger) e’ pari a 29 milioni di Euro e servira’ a finanziare dai 50 ai 60 giovani ricercatori. I fondi saranno distribuiti nel Gennaio 2010.

2) La valutazione dei progetti del nuovo bando di gara sara’ curata, per la seconda volta, da una squadra di arbitri esterni (tre per progetto/candidato), ai National Institutes of Health. Iniziativa lodevole e che ci fa anche riflettere, come scrivevo la scorsa settimana. Ebbena, la riflessione fatta con gli amici era questa: questa operazione ha un costo? Di norma il peer-review delle pubblicazioni scientifiche e’ gratuito, ma il commissionamento di un intero pacchetto di valutazioni potrebbe non esserlo, perche’ richiede anche riunioni di esperti ed annesse spese di viaggio e soggiorno. Del resto, chi glielo fa fare allo NIH di spender tanto tempo e denaro a giudicare i nostri progetti Italiani? Nota cinica di un collega saggio e maturo: i costi dell’arbitraggio esterno sono sottratti dal budget totale. Anche da quello dello scorso anno, di cui avrebbero dovuto beneficiare i 50-60 vincitori gia’ dal mese scorso. Ed aggiunge il collega: non e’ detto che poi si servano delle classifiche stilate dallo NIH.

Scaldiamo le penne e le tastiere. Tra pochi giorni inizia una gara nuova. E chi si ferma e’ perduto.

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